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Green Flash: cos'ha che gli altri non hanno?

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Dal suo lancio nel 2019, non abbiamo mai smesso di ripeterlo: Green Flash è una vera innovazione sul mercato dei semipermanenti. Ma cos'ha di diverso dai semipermanenti di vecchia generazione? Cos'ha in più - o meglio, cos'ha in meno?

Cos'è il semipermanente tradizionale? Questo tipo di smalto ha fatto capolino intorno al 2011 presentandosi come un'alternativa ai gel colorati. Ma contrariamente a questi ultimi, che si rimuovono limando l'unghia, lo smalto semipermanente si toglie con un solvente senza acetone: è quindi molto meno abrasivo. Mantiene anche le sue promesse di durata, resiste infatti per almeno due settimane. Inoltre, asciuga davvero velocemente: basta passare la mano per poche decine di secondi sotto una lampada LED tra una passata e l'altra. Una vera salvezza per le consumatrici che vivono ai cento all'ora e non hanno tempo di rifarsi la manicure ogni 3 giorni!
Però, se guardiamo più da vicino la lista degli ingredienti, l'entusiasmo si sgonfia come un soufflé...


Una composizione non proprio senza macchie

In effetti, nella maggior parte dei semipermanenti disponibili sul mercato ritroviamo delle molecole non proprio sicure per la salute.

I monomeri, troppo piccoli per essere onesti

Prima di tutto, parliamo dei monomeri acrilici e metacrilici. Queste molecole servono per far aderire lo smalto all'unghia e rappresentano il 10 - 20% del totale della formula dei semipermanenti. Spesso vengono indicati come HEMA, HPMA o THFMA.

Quando passiamo la mano sotto la lampada LED, le molecole reagiscono all'esposizione ai raggi UV emessi dalla lampada e si uniscono tra loro per formare una matrice polimerica. Questa reazione chimica produce così uno strato di smalto completamente solido: questo processo viene chiamato catalizzazione (o polimerizzazione).

Il rischio è che alcune di queste piccole molecole non reagiscano, e invece di unirsi alle altre per formare un polimero restino sotto forma di monomeri. Il problema di questi monomeri, è che sono molecole sensibilizzanti. Quando applichiamo il semipermanente, utilizziamo dell'acetone che facilita il passaggio di questi piccolissimi monomeri attraverso la barriera cutanea, fino a raggiungere il sangue.

Secondo un articolo dell'ANSES, questi monomeri acrilici e metacrilici sono sensibilizzanti (responsabili delle dermatiti allergiche da contatto), irritanti e sono implicati in alcuni problemi respiratori come l'asma.

Altri studi dermatologici hanno dimostrato gli effetti allergizzanti dei monomeri presenti nei gel e negli smalti semipermanenti: sono spesso responsabili di prurito, eritemi e desquamazione delle mani. Possiamo citare lo studio condotto dalla Taiwanese Dermatological Association nel 2018, che riporta casi di dermatite in seguito all'applicazione ripetuta di prodotti contenenti monomeri.


L'idrochinone, un conservante che non vuole il tuo bene

Oltre ai monomeri non proprio sicuri, i semipermanenti contengono anche idrochinoni. Questa molecola è un conservante, il suo compito è quello di stabilizzare la formula per evitare che lo smalto reagisca con l'ossigeno presente nell'aria (non sarebbe facile applicare lo smalto se si fosse completamente solidificato nel suo flaconcino!).

L'aspetto negativo: questo composto è classificato CMR (cancerogeno, mutageno o tossico per la riproduzione). Per questo motivo, la molecola di idrochinone è vietata nei prodotti di bellezza destinati al grande pubblico. Per i prodotti professionali, invece, il composto è altamente regolamentato: la concentrazione di idrochinone deve essere inferiore a 200 ppb (parti per miliardo). Vale a dire che, su un miliardo di molecole che compongono la formula del semipermanente, solo 200 possono essere molecole di idrochinone.

Capisci bene che, con tutti questi rischi, non abbiamo lontanamente pensato di proporre un semipermanente tradizionale firmato Manucurist. Ma tutto questo era prima dell'innovazione Green Flash...


Perché Green Flash è diverso?

Forse conosci Green Flash dalla sua uscita nel 2019, ma devi sapere che l'avventura è iniziata molto tempo prima. Per più di un anno, abbiamo lavorato su una formula non allergenica e non cancerogena che escludesse qualsiasi molecola controversa. Ti spieghiamo come abbiamo fatto per sostituire i monomeri e l'idrochinone per proporti il primo semipermanente clean del mercato!

Oligomero is the new monomero

Addio monomeri acrilici e metacrilici, in Green Flash non ne troverai mai! Al loro posto, la formula contiene degli oligomeri. La loro azione resta la stessa: a contatto con i raggi UV, gli oligomeri si uniscono tra loro per formare una struttura a rete, e in un lampo lo smalto Green Flash si asciuga!


Gli oligomeri sono molecole più grandi dei monomeri, troppo grandi per riuscire a penetrare nella barriera cutanea. Così, a differenza dei monomeri, gli oligomeri non passano nel sangue quando togli o metti lo smalto Green Flash.

Puoi dire addio all'idrochinone!

Abbiamo scelto di sostituire questo conservante con l'idrossitoluene butilato, o BHT (da non confondere con il BHA, che è potenzialmente cancerogeno). Questa molecola è di per sé controversa se usata sulla pelle o ingerita in grandi quantità. Il suo utilizzo è quindi logicamente disciplinato dal regolamento europeo sui prodotti cosmetici, e sono stati condotti studi tossicologici su questa molecola. Non è stato evidenziato nessun rischio per l'applicazione sulle unghie in piccole quantità: il BHT risulta essere la migliore alternativa all'idrochinone.

Ma non finisce qui...

Green Flash, proprio come i nostri smalti Green, è 12-free, diversamente da numerosi semipermanenti disponibili sul mercato!

Ciò significa che la formula è totalmente priva di:

  • monomeri di acrilato
  • toluene
  • dibutilftalato (DBP)
  • canfora
  • xilene
  • formaldeide
  • idrochinone
  • tosilamide etilica
  • trifenilfosfina
  • benzofenoni
  • stirene
  • fenossietanolo

Per scoprire con quali molecole li abbiamo sostituiti, visita la nostra pagina Filosofia nella rubrica Blacklist.

Per il teaM Manucurist, la tua salute è una priorità! Green Flash è quindi logicamente il frutto di un lungo lavoro di ricerca e sviluppo per sostituire tutte queste molecole nocive con delle alternative che non rappresentano un pericolo per il tuo corpo. La sfida è stata tosta: trovare una formula clean ed ecologica, senza tuttavia scendere a compromessi sulla tenuta né sulla resa del colore. Una vera rivoluzione nel mondo del semipermanente: abbiamo fatto bene a crederci!

Non dimenticare di taggarci su Instagram (@manucurist) per condividere la tua Green Flash experience!